Santuario della Madonna delle Grazie - II parte

Santuario della Madonna delle Grazie - II° Parte


Nel 1845 la Chiesa fu adornata di stucchi, da Francesco La Rocca da Gibellina, minore conventuale.
Intorno al 1836 il Rev.mo P.M. Bonaventura Ingoglia da Montevago - provinciale dei minori conventuali della Sicilia e di Malta - trovandosi in giro per le visite ai conventi, fu colpito da una grave malattia.
Su consiglio dei medici fu portato al paese natio. Mentre era ammalato a Montevago, ricordò la devozione della propria madre per la Madonna delle Grazie e le preghiere che ella, assieme a lui bambino, andavano a farle.
Fiducioso si rivolse alla Vergine, promettendo che, se fosse guarito, avrebbe cooperato per la costruzione di un convento accanto al Santuario. Appena guarito, iniziò l'attività per costruirlo.
Il 15 ottobre 1837 il Decurionato di Montevago, su desiderio della popolazione ed in adempimento del voto di P.M. Bonaventura, mandò una supplica a Re Ferdinando per ottenere la licenza per la fondazione del convento.
A sua volta P.M. Bonaventura mandò un appello ai conventi a lui sottoposti, affinchè i Superiori delle case lo aiutassero con le offerte per il compimento dell'opera.
Con l'aiuto dei conventi, del Decurionato, con le contribuzioni dei fedeli, P. Bonaventura, verso la fine del 1839, ne completò la costruzione.

Primo guardiano della nuova casa fu P. Antonio Trigona.
Da allora il Convento cominciò a ricevere donazioni dai fedeli tanto da arrivare a possedere diverse proprietà.
All'inizio i religiosi che l'abitarono furono da dieci a quindici.

Secondo il Generale Giuffrida sul muro del pianerottolo dal quale si saliva al piano superiore, era murato un pannello, di quattro mattonelle di circa cm. 20 di lato, di mezza maiolica rappresentante la Madonna con il Bambino Gesù sormontati dagli angeli e sovrastanti le anime del Purgatorio.
A destra la scritta "La Madonna Santissima delle Grazie".
Il Giuffrida lo giudica un manufatto saccense di data sconosciuta.

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