La Chiesa Madre - IV parte

La Chiesa Madre - IV° parte


Sul primo pilastro sinistro del transetto, prospiciente la navata centrale, era situato il pulpito in legno riccamente ornato da bassorilievi;

parallelamente alle navate laterali ed in corrispondenza delle varie campate, erano ricavate le cappelle con altari ornati da pregevoli opere artistiche di tipo scultoreo e/o pittorico:

lato sinistro:

  • fonte battesimale, in marmo grigio di scuola gaginiana;
  • altare con statua di S. Lucia e due busti-ritratto in marmo;
  • altare di S. Giuseppe con Gesù Bambino, statua in legno, opera del Bagnasco;
  • altare con Crocifisso ligneo ottocentesco con a fianco la statua della Madonna Addolorata;
  • all'angolo del transetto era collocata la "vara" del crocifisso, proveniente dalla chiesa di San Francesco Saverio;
  • nell'abside della navata laterale era situato l'altare del SS. Sacramento con il Cuore di Gesù in una bacheca di vetro;

navata centrale:

  • in alto e alle spalle dell'altare maggiore era posto un quadro rappresentante "la consegna delle chiavi", opera del Platania, al centro la figura maestosa di Gesù, mentre inginocchiato ed in umile atteggiamento, San Pietro con altri apostoli riceve le chiavi del Regno dei Cieli;
  • nella parte anteriore del presbiterio, vi era il coro ligneo, articolato su due lati, sormontato sul lato destro dall'organo;

navata laterale destra:

  • sull'altare si trovava una statua della Madonna di Fatima;
  • nella conca absidale il famoso e prezioso quadro raffigurante la Vergine Maria Immacolata, attribuito al pittore spagnolo barocco Bartolomè Esteban Murillo. Si pensa che il Cardinale Gravina di ritorno dalla Spagna, dove era stato Nunzio Apostolico, portò in dono nel 1816, oltre un calice d'oro ed un ostensorio d'argento, anche il quadro a lui donati dal governo spagnolo.

Il quadro ed altre tele di scuola siciliana del 1700, ugualmente donate dal Cardinale, fortunatamente non furono distrutte dal sisma del 1968 ed oggi sono conservate nella Nuova Chiesa Madre.
Accanto alla sacrestia erano conservati, oltre una serie di quadri raffiguranti i vari sacerdoti, anche l'urna in legno e vetri con Gesù deposto, usata in occasione della processione del Venerdì Santo, nonchè una statua dell'Angelo, usata per "lu incontro di Pasqua"

lato destro:

  • il mausoleo con sarcofago destinato al Cardinale, ma ha accolto le spoglie del fratello Principe don Girolamo Gravina, morto prima) ed un quadro-ritratto del Cardinale;

  • altare con quadro di S. Rosalia in preghiera durante una visione degli Angeli, opera del 1826 del Platania;
  • altare con statua di S. Teresa ed un quadro raffigurante un peccatore che chiede perdono alla Madonna del Platania;
  • altare con Madonna dell'Assunta dentro un'urna di vetro; sopra l'altare una tela della Madonna del Rosario in trono col Bambino, San Domenico e Santa Caterina inginocchiati, opera del Platania.

In seguito al sisma del Gennaio 1968 la pregevole opera archittettonica è stata completamente distrutta, come tutto il resto del paese e ridotta a un cumulo di macerie ancora oggi imponenti, fra i ruderi del vecchio centro abitato e tali da fare intuire la sontuosità dei particolari architettonici e la monumentalità dell'intera opera.

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